L'ozono
per uso medicale
L’ozono è una forma arricchita dell’ossigeno (O3), che nello spazio ci protegge dalle radiazioni ultraviolette e sulla terra si comporta come un efficace battericida. Oggi l’ozonoterapia è una modalità di cura medica riconosciuta nella maggioranza delle nazioni del mondo, in cui si utilizza un generatore in grado di trasformare l'ossigeno in una miscela arricchita di ossigeno-ozono, che viene prelevata tramite siringa e somministrata al paziente. Non esistono controindicazioni o tossicità per i trattamenti all'ozono anche se, a scopo precauzionale, non viene utilizzata, sotto particolari formulazioni, in donne in gravidanza e in pazienti ipertiroidei.
Indicazioni cliniche
della terapia all'ozono
Le principali indicazioni cliniche alla terapia con ossigeno-ozono riconosciute dalla SIOOT (Società Italiana di Ossigeno-Ozono-Terapia) sono le seguenti:
 
- ernia discale;
 - dolore cervicale e lombare.
 
 
L'ozono agisce sull’ernia discale determinandone il naturale e completo disseccamento. I trattamenti all'ozono non hanno solo spiccate funzioni antidolorifiche e anti-infiammatorie, ma anche curative, in quanto queste sono in grado di ridurre il volume dell’ernia diminuendo così i fenomeni compressivi sulle strutture nervose responsabili del dolore.
Mediamente, fra la sesta e l'ottava seduta, si inizia a riscontrare un miglioramento soggettivo con una netta diminuzione del dolore e una migliorata mobilità. L’ossigeno-ozono terapia permette quindi di:
 
- “essiccare” l’ernia;
 - diminuire l’infiammazione locale;
 - decontrarre la muscolatura;
 - intervenire anche su ernie già operate.
 
 
Altre indicazioni dell'ozonoterapia
I trattamenti all'ozono sono indicati anche in altre situazioni patologiche e in particolare:
- muscolo-scheletriche: artrosi, gonartrosi, coxartrosi, osteonecrosi, fibromialgia. reumatismo articolare, artrite reumatoide;
 - sistemiche: come coadiuvante in pazienti con sindrome da affaticamento cronico, pazienti trattati con chemio-radioterapia, infezioni antibiotico-resistenti, febbri virali, dolore cronico, infiammazione cronica, dolore post-operatorio, prevenzione e post-intervento chirurgico, rivitalizzante;
 - vascolari: come coadiuvante in pazienti con insufficienza venosa e arteriopatie periferiche;
 - cutanee-apparato tegumentario: coadiuvante in pazienti con ulcere degli arti inferiori, ulcere diabetiche, ulcere trofiche, herpes simplex e zoster, acne;
 - neurologiche: coadiuvante in pazienti con cefalee vascolari e tensive, malattie cerebro-vascolari, riabilitazione post-ictus, riabilitazione neuromotoria, malattia di Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica ;
 - psichiatriche: coadiuvante in pazienti con demenza senile precoce, depressione;
 
- cardiologiche: coadiuvante in pazienti con cardiopatia ischemica, recupero post-infarto;
 - respiratorie: coadiuvante in pazienti con asma, rinite allergica;
 - oculari: coadiuvante in pazienti con maculopatia degenerativa;
 - odontoiatriche: coadiuvante in pazienti con carie, disinfezione post-chirurgia implantare;
 - digerenti: coadiuvante in pazienti con infezione da helicobacter pylori, coliti, stipsi, dismetabolismi, epatopatie;
 - uroginecologhe: coadiuvante in pazienti con infezioni uroginecologiche.
 - cardiologiche: coadiuvante in pazienti con cardiopatia ischemica, recupero post-infarto;
 - respiratorie: coadiuvante in pazienti con asma, rinite allergica;
 - oculari: coadiuvante in pazienti con maculopatia degenerativa;
 - odontoiatriche: coadiuvante in pazienti con carie, disinfezione post-chirurgia implantare;
 - digerenti: coadiuvante in pazienti con infezione da helicobacter pylori, coliti, stipsi, dismetabolismi, epatopatie;
 - uroginecologhe: coadiuvante in pazienti con infezioni uroginecologiche.
 





